Lo studio padovano capofila del raggruppamento di professionisti convolti nell’operazione
È nata Acquevenete SpA, il nuovo gestore del servizio idrico integrato veneto che servirà 110 comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona, Venezia. L’atto formale di fusione tra Centro Veneto Servizi e Polesine Acque è stato sottoscritto il 9 novembre 2017, a Monselice, dai presidenti di CVS Piergiorgio Cortelazzo e di Polesine Acque Alessandro Ferlin.
È una storia che Cortellazzo&Soatto racconta con particolare soddisfazione perché l’ha seguita fin dal suo incipit da vicino, in qualità di capofila del raggruppamento di professionisti (studi MDA, Righini e Sgaravato) e ne ha accompagnato l’intero percorso. Un’operazione complessa e articolata, durata quasi due anni, che ha visto l’intervento di 3 associati dello studio, i dottori commercialisti Lucio Antonello e Susanna Galesso e l’avvocato Anna Soatto, impegnati nell’assistenza complessiva (finanziaria, legale, fiscale e contabile) dalla fase di due diligence fino alla predisposizione di bozza degli atti finali.
Aquevenete sarà operativa a tutti gli effetti a partire dal prossimo 1° dicembre in un territorio complessivo ampio 3.200 Km quadrati, con 10.000 Km di condotte e abitato da 500.000 abitanti. Sarà, per dimensioni territoriali e numero di utenze servite, uno dei più importanti attori a livello regionale.
Gli efficientamenti raggiungibili grazie alla fusione consentiranno di mirare gli obiettivi strategici del contenimento delle tariffe e al contempo dell’ammodernamento delle reti e degli impianti, offrendo migliori servizi agli utenti e standard sempre più elevati dell’acqua distribuita e di tutela ambientale nel campo della depurazione (oltre 50 milioni di euro i nuovi cantieri già programmati fino al 2020). L’elevato rating bancario della nuova società Acquevenete consentirà una maggiore facilità di accesso a fonti di finanziamento ad un costo contenuto per concretizzare l’ambizioso piano di investimenti.
«Si tratta di un’operazione che esalta con tutta evidenza come una collaborazione efficace tra imprese e professionisti, che li veda condividere una visione alta e lungimirante oltreché know how specialistici, possa essere una leva importante per lo sviluppo di un territorio: in questo caso per aumentare la capacità competitiva delle imprese del territorio salvaguardando l’occupazione e per portare benefici ai suoi cittadini per l’utilizzo dell’acqua in un sistema orientato a una maggiore sostenibilità ambientale».