A partire dal prossimo 6 giugno si avvierà l’obbligo della sola “Fatturazione Elettronica” verso la Pubblica Amministrazione, dando piena attuazione a quanto la “Finanziaria 2008” già aveva definito: infatti è sancito che la trasmissione delle fatture elettroniche destinate alle Amministrazioni dello Stato deve essere effettuata attraverso il cd. “Sistema di Interscambio (SdI)” (sistema informatico di supporto al processo di “ricezione e successivo inoltro delle fatture elettroniche alle amministrazioni destinatarie”), nonché alla “gestione dei dati in forma aggregata e dei flussi informativi anche ai fini della loro integrazione nei sistemi di monitoraggio della finanza pubblica”.
Le modalità di funzionamento dello SdI sono state definite con il decreto ministeriale 3 aprile 2013, n. 55.
Nell’arco degli ultimi 10 anni, dall’avvento della piena validità fiscale della cosiddetta “conservazione sostitutiva a norma” dei documenti amministrativi e contabili, professionisti, aziende ed enti hanno gradualmente preso coscienza degli elementi di estrema significatività correlati all’evoluzione sempre più orientata alla gestione documentale del “solo digitale”, che ora affronta l’importante appuntamento dell’avvio della “fatturazione elettronica obbligatoria verso la PA”.
Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza, a partire dal prossimo 6 giugno, non potranno quindi più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea. La stessa disposizione si applicherà, dal 31 marzo 2015, ai restanti enti nazionali e alle amministrazioni locali. Inoltre, a partire dai tre mesi successivi a queste date, le PA non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica.
La “fatturazione elettronica”, la cui obbligatorietà verso la PA prende il via il prossimo 6 giugno, ha alcuni elementi essenziali che devono essere tenuti in considerazione:
Il consolidarsi nei prossimi mesi della suddetta “fatturazione elettronica” consentirà l’ottenimento di innegabili vantaggi in termini di efficienza ed economicità dei processi amministrativi e contabili, non dovuti ai soli risparmi nei costi di stampa e spedizione (seppur non trascurabili), ma dalla completa automazione ed integrazione dei processi tra le parti.
Infatti la “standardizzazione” dei flussi di fatturazione obbligatori verso la Pubblica Amministrazione (in formato .xml) consentirà una rapida ed omogenea diffusione in tutti i sistemi/software gestionali/contabili di una specifica funzione applicativa del tipo “esporta file fatturazione come da standard fattura PA”, con una crescente facilità da parte di enti/aziende e anche Professionisti di ottenere interi flussi di “fatturazione passiva” da fornitori, secondo l’analogo standard, interamente automatizzabile da un punto di vista informatico, dell’intero ciclo contabile passivo.
Quindi si attende:
Fatte salve tutte le suddette premesse, dovrebbe risultare abbastanza chiaro che la consapevolezza da parte di Professionisti, Aziende ed Enti, delle dinamiche contabili, in termini di efficienza operativa, correlate all’avvio della “fatturazione elettronica”, porterà rapidamente ad innalzare l’attenzione sulla necessaria e indispensabile affidabilità nel tempo della “Conservazione a Norma” dei documenti amministrativi/contabili digitali. In parole semplici: se tutta la documentazione amministrativa di aziende ed enti va verso il “solo digitale”, diventa indispensabile l’affidabilità della sua “Conservazione a Norma”.
In tale prospettiva la comune esperienza di decenni di collaborazione professionale tra i Commercialisti e Notai dovrà garantire il grado di affidabilità richiesto dalla suddetta “Conservazione a Norma” di medio/lungo periodo: infatti, se da un lato i Commercialisti sono i naturali “Responsabili della Conservazione a Norma” dei documenti amministrativi, contabili e fiscali digitali, è altrettanto indubbio che le complementari competenze notarili siano auspicabili nel dare valenza alla soluzione di “Conservazione a Norma” degli stessi documenti digitali.
a cura di:
dott. Andrea Cortellazzo
pubblicato su:
C&S Informa, volume 15, numero 2 anno 2014